mercoledì 16 maggio 2012

CreareEssere in musica. Dove il Suono-Arte incontra la persona e la sua espressività

di  Elisabetta Ciancaleoni





È creativo colui che ha intuizioni, chi riesce a vedere cose mai viste prima da nessun altro,
chi riesce ad udire cose mai viste prima da nessuna altro, in questo caso vi è creatività.
Osho




Relazione al convegno  VALORIZZARE LE RISORSE PERSONALI E COMUNICATIVE PER UN PROCESSO DI  CAMBIAMENTO”  organizzato dalla A.S.L n. 3 presso la sala Alesini di Foligno. Marzo 2010.
 
Il seguente contributo pone la sua riflessione al ruolo  del musicale come  attivatore delle risorse personali espressive e creative, il contesto è quello dell’improvvisazione di gruppo all’ interno della programmazione degli incontri di musicoterapia.
In particolare esso volge il suo sguardo verso due ambiti: l’essere ed il creare, concepiti come micro-cosmi identificativi del  percorso compiuto dalla  persona  verso l’incontro tra il sé e la manifestazione della propria espressività.

Ogni proposta sonora di origine naturale, artificiale e strumentale crea nell’essere umano degli stati di attivazione, delle risposte  comportamentali, delle sagome gestuali che possono essere percepite  più o meno consapevolmente da chi le vive, ma che sono sempre e comunque reali.
Il suono, per esempio,  modifica la frequenza del  battito cardiaco, la profondità della respirazione, induce nuovi atteggiamenti posturali, cinetici, sensoriali,  che rendono manifesto quanto è stato vissuto dalla persona  a livello somatico e psichico.
La relazione suono-essere ha, per l’uomo, una caratteristica di circolarità, torna cioè al punto dal quale parte, l’individuo che si pone in relazione del suono da lui prodotto sia come ricevente che come emittente.
La per-sona è soggetto che suona-per  (Lowen): esso suona anche dentro di sé, mentre al tempo stesso si pone in risonanza con quanto lo circonda  e per mezzo di questa sua presenza sonora al mondo  materializza il suo stesso modo di esistere e di comunicare.
Attraverso  l’esperienza musicale recettiva, o attiva che sia, l’uomo sonoro costruisce senso con e intorno alla musica (Gino Stefani)  soddisfando la ricerca di significato posta al centro della sua esperienza esistenziale.
Creare ed essere si pongono su due piani strettamente interconnessi.
 Il primo è legato al dato tangibile della creazione musicale e artistica come realtà che prende forma nel fare.
Il secondo legato al nucleo profondo della persona, sede di desideri, istinti vitali, attitudini, e che proprio in questo creare, manifesta i tratti significativi della sua essenza.
Ma vediamo ancora più a fondo:
Il  creare è concepire l’evento musica  nella sua globalità ed anche scomporlo nelle parti che lo costituiscono, nel valore sinestesico sostanziato nella connessione con diversi linguaggi espressivi,non solo quello musicale, affinchè un suono prodotto ed ascoltato possa liberarsi, secondo associazioni individuali, in colori, odori, gesti, parole e dalla sua immaterialità possa così rendersi presente.
È vivere la musica  come elemento in grado di stimolare enormemente le risorse personali della persona,  in quanto capace di favorirne  l’espressione, la condivisione, l’organizzazione   e la manifestazione al mondo.
È fare musica non solo attraverso gli strumenti musicali, ma anche con la voce-parola,  il corpo, il segno grafico, il gesto, perché in primis è la persona nella sua globalità espressiva  : una nella molteplicità dei suoi linguaggi. Creare come affermare al mondo la propria esistenza,   e rinnovarla per mezzo di un prodotto, (pensiero- emozione) che diventa forma e che rappresenta il ricordo di quell’atto creativo primo che è stato la nostra venuta al mondo. 
L’essere
Rappresenta tutti i percorsi che la  persona compie verso se stessa e all’incontro con se stessa, secondo il manifestarsi nella propria unicità.
Vie soggettive che vedono la centralità dell’uomo che nel suo processo creativo è singolare protagonista, in grado, inoltre di accogliere, comunicare e creare a partire dalla musica che emette e riceve su di sé.
L’essere si sostanzia in una nuova concezione del materiale sonoro come luogo e occasione d’incontro della persona con la sua autenticità, ambito di un nuovo sapere di sé e delle proprie potenzialità e quindi terreno fertile all’evoluzione personale in quanto ogni nuova conoscenza, aggiungendo sempre qualcosa di più al proprio stato ne rappresenta la concreta evoluzione.
Dunque ogni manifestazione  creativa della persona, è un atto unico e irripetibile, è la sua voce, è il suo dire al mondo: “ IO CI SONO” .
Qui è la rinascita. Nel momento in cui noi affermiamo al mondo che ci siamo, ogni atto creativo che compiamo ci permette di ri-essere, mostrando nuovi aspetti di noi, a volte orizzonti ampi e non considerati.

Tutto questo è essere e creare  in musica.


Bibliografia
AA.VV. a cura Ricci Bitti P.E., Regolazione delle emozioni e arti terapie, Roma, Carocci editore 1995
Bence Léon-Mereaux Max, Musicoterapia trad. it. Anna Conciato, Milano, Xenia Edizioni 1990, (ed. orig. Musique pour guérir, Francia, Editions Van De Velde 1988).
Cremaschi Trovesi Giulia, Musicoterapia. Arte della comunicazione, Roma, Magi edizioni 20072
Imberty Michel a cura di J. Tafuri, L. Callegari, Suoni emozioni significati, trad. it. Johannella Tafuri-Laura Callegari, Bologna, Clueb 1986, (ed. orig. Entendre la Musique. Semantique psycologique de la musique, Paris, Dunod 1975).
Lowen Alexander, Bioenergetica trad. it. Lucia Cornalba, Milano, Feltrinelli 2004, (ed. orig. Bioenergetics, New York, Coward, McCarin and Geoghen, Inc. 1975).
Osho, La Creatività, Ed. Riza, 2005.
Scardovelli Mauro, Dialogo sonoro, Bologna, Cappelli Editore 1992.
Gino Stefani, Luca Marconi, Il senso in musica:antologia di semiotica musicale, ed.Clueb, 1987.
















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